IN PUNTA DI PIEDI NEL BOSCO
All'inizio della nostra camminata del 19 maggio 2013, poco prima del paese di Talciona, volgendo lo sguardo sul crinale alla nostra sinistra, lo abbiamo visto.. questo bosco scuro, disteso come un mantello sulla collina, come a custodire e proteggere il Castello di Strozzavolpe.
Dopo qualche ora di cammino e di chiacchiere, eccoci arrivati al suo ingresso. Ci fermiamo qualche istante prima di entrare, due parole per raccontare degli alberi e degli animali che vivono qui.
Il bosco è composto da magnifici lecci, le querce sempreverdi così familiari nella nostra Toscana e da profumatissimi pini marittimi che qui crescono spontanei; da qualche parte nel bosco sulla chioma di un maestoso leccio nidifica una coppia di splendidi e rari rapaci, i bianconi, che ogni hanno in primavera tornano qui per far nascere il loro piccolo, dopo aver passato l'inverno a sud del Sahara. A noi sembra proprio una cosa speciale che questi rapaci così elusivi e bellissimi abbiano scelto proprio questo luogo per vivere, ci conforta sapere che esistono ancora nella nostra amata Toscana boschi dove l'uomo riesce a convivere con gli altri animali senza disturbare.
Adesso siamo pronti ad entrare.. Eleonora coglie l'improvviso cambiamento di stato d'animo del gruppo e accoglie il suggerimento di Paola di attraversare il bosco in silenzio. Entriamo nell'ombra accogliente dei lecci come se entrassimo in una cattedrale, ci accompagna il solo rumore lieve dei nostri passi.
Chissà perché tutti rispettano il “gioco del silenzio” penso, e nessuno parla. Forse questo silenzio non è gradito solo ai rapaci del bosco ma fa bene anche a noi, animali così abituati a vivere in mezzo ai rumori. Il silenzio non ci appartiene, non lo pratichiamo quasi mai,le nostre orecchie e il nostro cervello non ci sono abituati, eppure i pensieri sembrano andare più veloci e più in profondità quando si tace e gli odori e i colori arrivano più nitidi, più intensi.
A metà cammino sentiamo il profumo dei pini marittimi e all'improvviso sembra che il mare sia alla fine del sentiero, e invece alla fine del sentiero c'è il Castello! Piano piano l'ombra diventa meno intensa, il sole ritorna e con lui le voci, le chiacchiere.. siamo arrivati a Strozzavolpe!
E 'stato bello vivere con gli altri questo silenzio, questa bellezza, questo sentiero, perché camminare è bello di per sé, anche in solitudine, ma condividere il cammino è tutta un'altra storia!
Sarah
Le vie del Chianti
Dopo qualche ora di cammino e di chiacchiere, eccoci arrivati al suo ingresso. Ci fermiamo qualche istante prima di entrare, due parole per raccontare degli alberi e degli animali che vivono qui.
Il bosco è composto da magnifici lecci, le querce sempreverdi così familiari nella nostra Toscana e da profumatissimi pini marittimi che qui crescono spontanei; da qualche parte nel bosco sulla chioma di un maestoso leccio nidifica una coppia di splendidi e rari rapaci, i bianconi, che ogni hanno in primavera tornano qui per far nascere il loro piccolo, dopo aver passato l'inverno a sud del Sahara. A noi sembra proprio una cosa speciale che questi rapaci così elusivi e bellissimi abbiano scelto proprio questo luogo per vivere, ci conforta sapere che esistono ancora nella nostra amata Toscana boschi dove l'uomo riesce a convivere con gli altri animali senza disturbare.
Adesso siamo pronti ad entrare.. Eleonora coglie l'improvviso cambiamento di stato d'animo del gruppo e accoglie il suggerimento di Paola di attraversare il bosco in silenzio. Entriamo nell'ombra accogliente dei lecci come se entrassimo in una cattedrale, ci accompagna il solo rumore lieve dei nostri passi.
Chissà perché tutti rispettano il “gioco del silenzio” penso, e nessuno parla. Forse questo silenzio non è gradito solo ai rapaci del bosco ma fa bene anche a noi, animali così abituati a vivere in mezzo ai rumori. Il silenzio non ci appartiene, non lo pratichiamo quasi mai,le nostre orecchie e il nostro cervello non ci sono abituati, eppure i pensieri sembrano andare più veloci e più in profondità quando si tace e gli odori e i colori arrivano più nitidi, più intensi.
A metà cammino sentiamo il profumo dei pini marittimi e all'improvviso sembra che il mare sia alla fine del sentiero, e invece alla fine del sentiero c'è il Castello! Piano piano l'ombra diventa meno intensa, il sole ritorna e con lui le voci, le chiacchiere.. siamo arrivati a Strozzavolpe!
E 'stato bello vivere con gli altri questo silenzio, questa bellezza, questo sentiero, perché camminare è bello di per sé, anche in solitudine, ma condividere il cammino è tutta un'altra storia!
Sarah
Le vie del Chianti